Archivi SAIA

Gli archivi del Dodecaneso conservati alla Scuola Archeologica Italiana di Atene

 

La Scuola Archeologica Italiana di Atene conserva, tra i fondi dei propri archivi (fototeca e planoteca), materiale documentario relativo alla importante attività di ricerca, salvaguardia, valorizzazione e progettazione svolta dagli Italiani a favore del patrimonio culturale del Dodecaneso tra il 1912 e il 1948.

Qui, negli anni del Governatorato, ad una prima Missione Archeologica Italiana diretta da Amedeo Maiuri, subentrò una vera e propria Soprintendenza istituita, ai sensi dell’art. 33 del Regio Decreto 31 dicembre 1923, n. 3164, dopo il trattato di Losanna nel 1923.[1]

La Soprintendenza, con sede a Rodi e con un Ufficio archeologico a Coo, al termine della Seconda Guerra Mondiale (durante la quale l’attività di tutela e restauro continuò a essere assicurata), curò il passaggio di consegne del patrimonio culturale del Dodecaneso, ormai sotto la sovranità della Grecia.[2]

In anni recenti, a seguito di alcune convenzioni, la Scuola Archeologica Italiana di Atene ha fornito le immagini digitalizzate dei documenti dei Fondi Morricone e Paolini alla Direzione Generale per le Antichità che, dopo un processo di elaborazione e di definizione delle modalità di presentazione, ne inizia ora la pubblicazione sul proprio sito web.

Il materiale è complesso e vario e necessita di uno studio approfondito e di una organizzazione scientifica adeguata che la SAIA sta provvedendo a eseguire. Nel frattempo, la DG Archeologia ha comunque iniziato a caricare le immagini, provvedendo a una metadatazione i cui criteri si vanno necessariamente perfezionando in corso d’opera.

Una prima messa in rete delle risorse digitali così come fornite è da considerare una voluta apertura a una visione di trasparenza amministrativa, ma anche scientifica, che mostra un vero e proprio “work in progress” e che può essere in ogni caso uno stimolo alla più ampia conoscenza dei risultati del lavoro svolto dagli studiosi e dai funzionari italiani nel Dodecaneso.

Come prima immissione, è stata scelta la sezione principale del Fondo Morricone.

 

Il materiale

 

Si tratta di due 'fondi' intitolati a Luigi Morricone e Mario Paolini.

  • Il Fondo Morricone, donato alla SAIA da Maria Luisa Morricone Matini nella prima metà degli anni '90, comprende anche due sezioni distinte nelle quali gli appunti autografi dell'autore sono integrati dal materiale grafico e fotografico dei suoi due collaboratori, Traiano Finamore e Hermes Balducci. La documentazione di Traiano Finamore è stata gentilmente donata alla SAIA da Ezia Finamore ed è stata inglobata nel 'fondo' Morricone.
  • Il Fondo Paolini, donato alla SAIA dalla moglie, raccoglie manoscritti inediti, documenti, disegni e fotografie.
Luigi MorriconeMario Paolini

Luigi Morricone (cortesia famiglia Crestini)

da Di Vita 1996, cit.: p. XVIII

Mario Paolini (cortesia Enrica Pozzi Paolini)

da Di Vita 1996, cit.: p. XIX

 

Bibliografia

 

M. Livadiotti e G. Rocco (a cura di), La presenza italiana nel Dodecaneso tra il 1912 e il 1948, Catania 1996

M. Livadiotti e G. Rocco, Il piano regolatore di Kos del 1934: un progetto di città archeologica, Thiasos, rivista di Archeologia e Architettura Antiva 2012 n. 1

L. Laurenzi, Sculture inedite del Museo di Coo, in Annuario della Scuola Archeologica Italiana di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente, XXXIII-XXXIV (n.s. XVII-XVIII), 1955-1956, PP. 59-156

G. Gualandi, Sculture di Rodi, in Annuario della Scuola Archeologica Italiana di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente, LIV (n.s. XXXXVIII), 1976, PP. 7’259

Clara Rhodos. Studi e materiali pubblicati a cura dell’Istituto Storico Archeologico di Rodi I – X, 1933 – 1941 e in particolare V2..  e IX

Memorie pubblicate a cura dell’Istituto storico-archeologico F.E.R.T. e della R. Deputazione di storia patria di Rodi, I – III, 1933 – 1938

M. Segre Iscrizioni di Cos, 2 v. , Monografie della Scuola Archeologica di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente, VI.

L.M. De Matteis, Mosaici di Cos dagli scavi delle Missioni Italiane e tedesche (1900-1945), Monografie della Svuola Archeologica Italiana di Ateen e delle Missioni Italiane in Oriente, XVII

L.M. De Matteis,  Mosaici tardoantichi dell’isola di Cos. Scavi italiani 1912-1945, BAR International Series 2515, 2013

A. Di Vita, La Basilica di Capamà. I mosaici di Hermes Balducci, Scuola Archeologica Italiana di Atene e Soprintendenza Archeologica di Roma

H. Balducci, Orme del Rinascimento italiano in Rodi al tempo dei Cavalieri, Pavia 1931

H. Balducci, Il Santuario di Nostra Signora di tutte le Grazie al Fileremo presso Rodi, Rodi 1931

H. Balducci, Architettura turca in Rodi, Milano 1932

H. Balducci, La casa dell’Ammiraglio Fra’ Costanzo Operti in Rodi, Ticinum, Pavia 1933

H. Balducci La chiesa di S. Maria del Borgo in Rodi, Pavia 1933

H. Balducci, Basiliche protocristiane e bizantine a Coo, Pavia 1936

I. Zarrafti, Istoria tis Ko, Kos 1923, p. 76

L. Laurenzi, Carta Archeologica dell’isola di Coo, Foglio IV, n. 21

L. Morricone, Scavi e Ricerche a Coo (1935-1943). Relazione preliminare, Bollettino d’Arte 1950, pp. 328 e seg.

T.W. French, Losses and survival in the Dodecanese, BSA XLIII, 1948, p. 198

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[1] A. Di Vita, "La Scuola Archeologica Italiana di Atene e il Dodecaneso", in Monica Livadiotti, Giorgio Rocco (a cura di), La presenza italiana nel Dodecaneso tra il 1912 e il 1948. La ricerca archeologica, la conservazione, le scelte progettuali, Catania 1996 (Edizioni del Prisma), pp. XV-XX: pp. XV-XVI.

[2] L.F. Sirano, ibidem, pp. 184-188. F. Bertelli, ibidem, pp. 182-184.