Fondo d'archivio Mario Paolini

Fondo d'archivio Mario Paolini

Il Fondo Paolini, acquisito dalla SAIA per gentile concessione della moglie dell'architetto, è il più consistente per mole di materiale dei Fondi del Dodecaneso.

Il materiale grafico, fotografico e manoscritto è stato inventariato presso la SAIA, rispettando la suddivisione che lo stesso autore aveva scelto.

  • Una sezione dedicata all'architettura antica fu elaborata tra il 1938 e il 1940. Si tratta prevalentemente di disegni di rilievi archeologici e progetti di restauro. Ogni monumento viene documentato attraverso fotografie, disegni, appunti autografi dell'architetto.
  • L'interesse di Paolini fu rivolto soprattutto all'architettura medievale locale e alla progettazione edilizia. A tal proposito resta una consistente documentazione intitolata dallo stesso "Elementi di Architettura Popolare dell'Egeo", risalente agli anni 1936-37. Si tratta per la gran parte di vedute di ambienti architettonici, soprattutto esterni, una sorta di rassegna sull'architettura 'minore' del Dodecaneso, che costituisce la seconda parte del Fondo.
  • Un'ultima sezione infine è quella intitolata "Architetture Cavalleresche di Rodi e Lindo", nella quale è raccolta la documentazione relativa all'epoca medievale del Dodecaneso. L'interesse principale dell'autore è rivolto all'illustrazione dell'organizzazione interna delle case, alle soluzioni a ponte di alcuni palazzi con i loro passaggi voltati che articolano la pianta a cavallo tra due strade.
  • Infine sono da segnalare i rilievi e l'analisi delle chiese bizantine, a cui Paolini prestò particolare attenzione e che costituiscono materiale prezioso per lo studio delle tipologie architettoniche.

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Brevi note biografiche

Mario Paolini

1902 - 1954

Architetto

Originario di Napoli, lo si incontra inizialmente a Coo dopo il terremoto del 1933, quando il Governo commissionò all’Ufficio Tecnico di Rodi la stesura del Piano Regolatore e la progettazione di nuove abitazioni che avrebbero sostituito quelle distrutte. Paolini, che in realtà lavorava per la Soprintendenza di Rodi, fu inserito nell’équipe di tecnici che in brevissimo tempo, riuscirono a progettare, costruire e organizzare una nuova città.

Mario Paolini lavorò a Rodi e nelle altre isole dell’Egeo fino al 1947 e fu quindi uno degli ultimi tecnici italiani a lasciare il Dodecaneso dopo la guerra: fu impegnato soprattutto nel rilievo e nel restauro dei monumenti medievali di Rodi prima e dopo i danni della guerra, ma collaborò anche alla realizzazione del Piano Regolatore della Città Murata di Rodi dopo la guerra. A lui si devono anche gli assai noti e bellissimi disegni di rilievo finalizzati al restauro dei monumenti antichi di Coo.

Rientrato in Italia, venne assunto come disegnatore presso la Soprintendenza alle Antichità di Napoli.